Un film di Gianluca D’Elia
Durata: 4 minuti
Genere: Documentario sperimentale | Visual 

Madre è un documentario sperimentale, visivo e senza dialoghi, che conduce lo spettatore in un viaggio poetico attraverso paesaggi naturali minacciati dall’avanzata incontrollata dell’industrializzazione. Dalle vette incontaminate della Basilicata ai fumi delle fabbriche, il film racconta il conflitto tra la purezza della natura e la prepotenza dell’uomo moderno. Ispirato al pensiero di Pasolini sullo sviluppo e sul consumismo, Madre è una riflessione sulla perdita dell’equilibrio, sulla deriva culturale e sul degrado ambientale che ci circonda. Accompagnato dalla colonna sonora del gruppo rock sperimentale Il Rovescio della Medaglia, il film è un grido silenzioso d'amore e di allarme per la nostra Terra.
L'ispirazione per "MADRE" nasce dalle profonde riflessioni di Pier Paolo Pasolini sul concetto di "sviluppo" versus "progresso", in particolare dalla sua raccolta di articoli "Scritti Corsari". Pasolini metteva in luce come lo sviluppo, spesso spinto dagli industriali che producono beni superflui e dai consumatori che li accettano irrazionalmente, portasse a un cambiamento quantitativo della vita quotidiana, sacrificando valori culturali e conducendo a un conformismo definito come "penitenziario del consumismo". Ho voluto rappresentare come questo "sviluppo", inteso come fine a se stesso anziché mezzo per il benessere sociale, abbia in realtà generato un regresso, visibile nel degrado morale, sociale e ambientale. La sua indignazione, che lo portava a definire l'Italia come "un Paese ridicolo e sinistro", ha fortemente risuonato con la mia visione.
Il documentario sottolinea come ogni nostra azione abbia un impatto enorme sull'ambiente, rendendo urgente la necessità di riportare al centro la dignità della natura. Partendo dalla purezza delle montagne incontaminate, il film mostra l'avanzare dell'industrializzazione e i suoi fumi, con fredde strutture d'acciaio che soppiantano alberi rigogliosi. Il viaggio narrativo di "MADRE" è inizialmente armonioso, ma diventa sempre più cupo con l'arrivo dell'uomo che, anziché essere ospitato, cerca di sopraffare la natura. Sebbene la natura cerchi di ribellarsi, alla fine è l'uomo ad avere la meglio.
Anche se girato in un piccolo territorio della Basilicata, in Val d'Agri, il messaggio di "MADRE" è universale. Centinaia di spazi verdi in tutto il mondo stanno soccombendo all'era del consumismo e a uno sviluppo irresponsabile e insostenibile. La nostra Madre Terra è un pianeta meraviglioso con risorse preziose, ma non infinite

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